– Giovanni Pellacani –
Il melanoma presenta diversi step di progressione, caratterizzati da un progressivo aumento di massa tumorale e modificazione citoarchitetturale del tessuto proliferativo circostante. Questi fenomeni sono alla base delle caratteristiche clinico dermoscopiche che caratterizzano la diagnosi del melanoma. Evidentemente nelle prime fasi di insorgenza, in relazione alla minore quantità di cellule maligne ed alla minima o assente alterazione architetturale, la diagnosi risulta estremamente più complessa. Allo scopo di poter individuare meglio melanomi iniziali occorre tenere presente il contesto clinico del paziente. Infatti un elemento importante a tale riguardo è la diversità della lesione rispetto al contesto.
Molto più complesso è individuare un melanoma in un paziente con numerosi nevi atipici. A tale scopo è possibile avvalersi di strumentazioni atte al follow-up digitale che permette la individuazione di modificazioni non clinicamente percettibili e solitamente scarsamente significative anche in dermoscopia. Inoltre, nei contesti di maggiore complessità decisionale la microscopia confocale può essere di aiuto nell'individuare atipie citologiche iniziali prima ancora che esse portino ad alterazioni tissutali clinicamente e dermoscopicamente percettibili.