– Vincenzo De Giorgi –
Il melanoma amelanotico è caratterizzato dall’assenza di pigmento nella lesione.
Tali melanoma rappresentano circa il 2-8 % di tutti i melanoma, ma in sedi speciali come le mucose ed le regioni acrali questa percentuale può arrivare anche fino al 35%.
La precisa incidenza è difficile da calcolare perché il termine amelanotico è spesso usato in maniera impropria per indicare lesioni parzialmente pigmentate. Tali lesioni entrano in diagnosi differenziale con un grande numero di lesioni, maligne e benigne, rendendo la gestione del paziente non facile.
Il melanoma amelanotico si può presentare come una macula o placca eritematosa, con bordi irregolari, simulando un carcinoma a cellule basali, una cheratosi attinica, un morbo di Bowen. In altri casi può presentarsi come un nodulo esofitico , spesso eroso, simulando un granuloma piogenico o un emangioma.
La difficoltà diagnostica può essere amplificata anche da particolari regioni anatomiche come la regione plantare dove l’errore diagnostico è estremamente frequente a seguito di false diagnosi iniziali come verruche plantari, poroma eccrino, angiomi. Tali erronee diagnosi comportano altrettanti trattamenti erronei con importanti sequele prognostiche per il paziente e medico-legali per il dermatologo.
Il ruolo della demoscopia sta diventando fondamentale per una gestione corretta di tali lesioni ed in questi casi diventa fondamentale l’analisi della morfologia dei vasi e delle strutture vascolari. È importante sottolineare l’importanza nei casi dubbi del ricorso anchedi una biopsia incisionale.