– Paolo Bartalini –

 
 
Caso 1:
Femmina, 9 anni, da 6 mesi presenta una chiazza alopecica ectimatosa del cuoio capelluto. Trattamento precedente: creme contenenti gentamicina + betametasone e clotrimazolo. Le indicazioni terapeutiche sono state invece una crema contenente Ketoconazolo 2% e crioterapia a compressione con sonda teflonata. Le alternative terapeutiche erano creme galeniche contenenti paraomomicina 20% o paraomomicina 15% + metilbenzetonio cloruro 12%. Completa risoluzione senza esiti cicatriziali.
 
 
Caso 2:
Maschio, 52 anni, da me seguito fino al Luglio 2019 per controllo periodico di nevi e per una piccola chiazza di morfea non infiltrata con tipico anello liliaceo. Non più osservato fino al Marzo 2021. Nel frattempo visitato da collega che ha posto la diagnosi di “cheloide su morfea”. Il quadro clinico, a crescita rapida (meno di 1 anno), è suggestivo per una specifica patologia per la quale è stata richiesta una biopsia confirmatoria.
 
 
Caso 3:
Maschio, 52 anni, nevo della matrice presente dall’infanzia, da circa un anno è comparso un inspessimento anomalo della lamina, senza segno di Hutchinson. Sottoposto, a mio avviso, ad una poco utile biopsia mediante punch. Successivamente comparsa di lesione facilmente sanguinabile.
 
 
Caso 4:
Femmina, 38 anni. Dopo parto eutocico, dopo circa sei mesi presentava una neoformazione vulvare a sx, dolente e dolorabile, fredda al tatto. Inizialmente diagnosticata come flemmone per peli ritenuti. La lesione, preceduta da dolori addominali progressivamente sempre più costanti, presentava una progressione verso l’alto, con iniziale coinvolgimento del clitoride. Era stata proposta l’incisione con rimozione dei peli ritenuti + la toilette del flemmone.
 
 
Caso 5:
Femmina, 82 anni. Presenta manifestazioni cutanee inizialmente etichettate come LRP. Le lesioni, comparse rapidamente, si presentano con disposizione su aree ristrette con alta densità degli elementi. Diagnosi certa, ma quali esami richiedere nell’evenienza di casi simili?