– Saturnino Gasparini – 

Per tumore di collisione (TC) si intende una neoformazione cutanea risultante dalla coincidenza e combinazione nello stesso punto di due o più lesioni di diversa natura. 

Per rientrare in questa definizione le singole neoformazioni non devono essere biologicamente correlate. Vengono pertanto esclusi dal novero dei TC i nevi combinati ed i melanomi insorti su nevo, a causa della comune origine melanocitaria.

I tumori di collisione sono generalmente difficili da diagnosticare ad occhio nudo, in particolare quando una delle lesioni è di natura melanocitaria e facilmente equivocabili poiché si presentano con quadri clinici spesso simulanti il melanoma.

Molti di questi tumori sono dovuti alla collisione tra due lesioni benigne e costituiscono semplicemente delle curiosità morfologiche (vedi ad es. le collisioni tra nevi ed angiomi, tra cheratosi seborroiche ed angiomi o tra nevi e dermatofibromi), altri originano dalla collisione tra una lesione maligna ed una benigna; in questi ultimi casi una corretta valutazione diagnostica non sempre risulta agevole poichè la sola ricognizione clinica ad occhio nudo può indurre ad una sopravvalutazione della componente benigna. Un valido ausilio al processo clinico diagnostico può essere fornito allora dalla valutazione mediante dermoscopia.

Tuttavia, vi sono situazioni nelle quali la sovrapposizione estesa delle lesioni in collisione rende difficoltosa la diagnosi precisa per l’incertezza morfologica e di attribuzione dei criteri dermoscopici. 

Comunque, anche nei casi  problematici, la dermoscopia permette di rilevare aspetti morfologici altrimenti non visualizzabili, fornendo una guida indispensabile sia al clinico nel caso di una biopsia incisionale, che al patologo per la scelta delle sezioni.